Neve e temperature sotto zero
Cnr: "Febbraio più freddo dal 1965"
Il mese appena chiuso si piazza al 33mo posto tra quelli più rigidi degli ultimi due secoli e sarà ricordato per il gelo, con un'anomalia di -2.6 gradi rispetto alla media di riferimento
BOLOGNA - Se non fosse stato per le temperature miti degli ultimi giorni del mese, il febbraio 2012 avrebbe conquistato qualche gradino in più nella classifica dei mesi più freddi dal 1800 ad oggi. Nonostante questo, però, il mese appena concluso sarà ricordato per il gelo e le abbondanti nevicate, piazzandosi al 33mo posto tra i mesi di febbraio più rigidi degli ultimi due secoli, con un'anomalia di -2.6 gradi rispetto alla media di riferimento del periodo 1971-2000.
Era comunque dal 1965 che non si verificava un febbraio così freddo. È quanto riferisce la banca dati dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna, sottolineando che nella graduatoria degli ultimi due secoli, il più freddo rimane il 1803 con un'anomalia di -6.4 gradi, mentre ancora molti ricordano quello del 1956, terzo in graduatoria con -6.
Per quanto riguarda le precipitazioni, il mese appena trascorso ha registrato un +21% a livello nazionale rispetto alla media 1971-2000, ma con un'Italia spaccata in due: -62% al nord (il 41esimo febbraio più secco dal 1800) e +85% nell'Italia peninsulare (il 13esimo più piovoso). Con il mese di febbraio si chiude dal punto di vista meteorologico anche l'inverno. Per l'Italia si è trattato di una stagione eterogenea, riferiscono dal Cnr: il dicembre molto mite, il gennaio nella media e il febbraio piuttosto rigido hanno portato a un inverno che si è chiuso con un'anomalia negativa di -0.54 gradi
centigradi rispetto al periodo di riferimento, il 78esimo più caldo dal 1800.
Dal punto di vista delle precipitazioni, i pesanti deficit dei mesi di dicembre e gennaio non sono stati compensati dalle abbondanti precipitazioni (prevalentemente nevose) di febbraio, che fanno chiudere la stagione invernale al 37esimo posto tra le più secche con un -23% rispetto alla media e punte che superano il -50% in alcune aree del nord.
Fonte:
http://www.repubblica.it